ESPRESSIONISMO
L’espressionismo è una corrente artistica e letteraria sviluppatasi in Germania tra il 1905 e il 1925 circa. Il nucleo storico è costituito dal gruppo Die Brucke fondato nel 1905 a Dresda che ha tra i suoi più importanti artisti Ernest Ludwig Kirchner ed Emil Nolde.
Sono determinanti per la formazione e lo sviluppo di questo movimento le mostre organizzate a Dresda fra il 1905 ed il 1907 delle opere di Van Gogh , di Klimt, di Toulouse-Lautrech, dei Fauves e del pittore norvegese Edward Munch. Inoltre sono importanti lo studio e la conoscenza delle sculture primitive conservate nel museo etnografico della stessa città.
Le immagini subiscono una deformazione violentemente soggettiva, che esprime la tensione psicologica dell’artista. Gli espressionisti rifiutano l’eleganza dell’art nouveau e rappresentano la sofferta condizione esistenziale dell’uomo moderno con figure sconvolte e straziate. Feroce è la critica verso una società priva di valori morali e spirituali, che sta per precipitare nel caos e nella tragedia della prima guerra mondiale. Per accentuare la deformazione e la brutalità della figure la linea è spezzata, spigolosa, i colori sono violenti e contrastanti, lo spazio e la prospettiva distorti.
Da Die Brucke derivano altri movimenti espressionisti tra cui: il cavaliere azzurro con Vassilly Kandisky, Paul Klee ed altri che dipingono i primi quadri astratti.
La nuova oggettività i cui artisti ironizzano con toni caricaturali, amari e terrificanti, sullo sfacelo morale della società tedesca del primo dopoguerra.
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